Ripassando la storia

17.01.2021

di Athos Querci

Dal Libro 100 anni di Pistoiese
Dal Libro 100 anni di Pistoiese

DOMANI, 40 ANNI FA LA PISTOIESE ANDO' A VINCERE A FIRENZE

C'era una volta...è proprio il caso di cominciare con le parole che iniziano nelle favole. Si, perché il 18 GENNAIO 1981 la Pistoiese fece una magìa e contro ogni pronostico andò ad espugnare Firenze facendo piangere i viola di Giancarlo Antognoni. La Pistoiese aveva molto, troppo, sacrificato alle esigenze crudeli di bilancio. Moscatelli, Saltutti, Mosti, Salvatori, Luppi, furono gravi amputazioni apportate alla squadra della promozione e poi l'allenatore Riccomini ci aveva lasciato cedendo alle lusinghe di Nassi che lo volle alla Sampdoria. Venne promosso allenatore Lido Vieri che si era appena diplomato a Coverciano come primo della classe. Ma l'ex grande portiere, era bravo quanto inesperto e la squadra, costruita con eccessiva parsimonia, dopo 6 giornate aveva conquistato solo 3 punti. Melani corre ai ripari e assume Edmondo Fabbri, nientemeno che l'ex C.T della Nazionale al quale regala due rinforzi: Badiani e Chimenti. Fabbri si presenta alla grande e chiede che al suo fianco rimanga Vieri (suo ex allievo nel Torino e in Nazionale). Un tocco deamicisiano che riservò subito alla Pistoiese un'ondata di simpatia. Fabbri in breve tempo cambia volto alla squadra assicurandole quella caratura tattica necessaria per sensazionali exploit. Da novembre fino alla trasferta in riva all'Arno, la Pistoiese ottiene 4 vittorie e 2 sconfitte (a Milano contro l'Inter e a Torino contro la Juventus). Così dopo il periodo delle feste, il calendario prevede che gli arancioni facciano tappa a Firenze. Sono passati ben 50 anni dall'ultima volta (15/2/1931 Fiorentina-Pistoiese 1-1 con reti dell'ex Pizziolo per i viola e autorete di Magli -babbo di Marzio Magli). Il piccolo grande tecnico presenta un meccanismo straordinario e i viola non ci capiscono niente. La batteria dei corridori, Benedetti, Borgo, Badiani, Agostinelli, integrati dal lucido raziocinio di Frustalupi e dai prepotenti ritorni di fiamma di Rognoni, sono la forza autentica della squadra. Da essa scaturisce il filtro per una difesa che gode di una perfetta protezione per i difensori Berni e Lippi. In avanti Chimenti, che sta facendo schiantare di rabbia il Catanzaro, si batte con spavalda solitudine in avanscoperta. Mascella, accecato dal sole, fa venire i brividi, ma la piccola olandesina sforna, nel 1° tempo, due gol capolavoro. Rognoni, dalla sinistra converge e segna un gol alla "Del Piero" (direi un gol alla Rognoni perché Del Piero a quei tempi aveva 7 anni) e, dopo il pareggio su rigore di Antognoni (fallo di Rognoni su Bertoni), a due minuti dal termine, il sempre presente Rognoni filtrava un pallone verso Chimenti che, con un abile finta, spalancava l'ingresso in area a Badiani che raddoppiava. La gioia il pratese Badiani la sfogava andando a danzare alla bandierina emulando il neretto Juary dell'Avellino. La Pistoiese visse così la sua bella favola. Il campo popolato da arzilli vecchietti, che come gnomi dispettosi dettero uno schiaffo ai fiorentini, vide l'olandesina salire al 6° posto. I 10.000 tifosi al seguito, increduli, pazzi di gioia, cominciarono a pensare allo "scontro diretto" della domenica successiva contro la capolista Roma. Ma il destino, invece, d'ora in poi, ci riserverà tante amarezze perché la Pistoiese farà un percorso vistosamente diverso e distante dai sogni fatti. Evidentemente era troppo bello per essere vero, ma siamo stati bene e perché non ricordare quel magico giorno.