Questa serie C non ha pace

07.08.2018

di Graziano Breschi

Siamo, come al solito, nel caos più totale. La bistrattata serie C, anche quest'anno, brancola nel buio e si vocifera che è pure a rischio l'inizio del campionato. A questo prosito il Consiglio Direttivo riunitosi a Firenze ha emesso il seguente comunicato:

"Preso atto dell'attuale situazione sulla base delle ammissioni decise dal Commissario Straordinario della F.I.G.C. delle Società Cavese, Imolese, e Juventus U23 al Campionato di Serie C e si è provveduto all'integrazione dei gironi A-B-C e alla sentenza del Tribunale Federale Nazionale che ha ritenuto ripescabili i Club di Catania, Novara, Robur Siena e ha formulato l'ipotesi di formazione dei Gironi di Lega Pro.

Il Consiglio Direttivo ha deciso, al momento, di posticipare l'inizio del Campionato alla prima domenica di settembre e di indire per mercoledì 22 agosto 2018 a Roma la definizione dei calendari per il Campionato 2018 -2019.

Nella stessa giornata è stata convocata l'assemblea dei Club che deciderà sulla base di alcuni temi: a) le decisioni tecnico-sportive; b) le risorse a partire da quelle provenienti dai diritti TV della ex Legge Melandri; c) le norme relative alle Licenze Nazionali che salvaguardino la competizione sportiva.
L'assemblea sarà chiamata ad esprimersi se iniziare o meno il Campionato 2018 -2019.
Siamo in un clima di totale incertezza e precarietà nel calcio italiano il quale ha l'esigenza che si convochi l'assemblea elettiva per dar vita ad una nuova governance che superi il regime commissariale per un governo della FIGC capace di traghettare verso una stagione di riforme non più rimandabile:

• ci vuole un sistema di regole che consentano di dare certezza e di avere rispetto per chi investe nel calcio;
• occorre avere risorse dai diritti TV della ex Melandri, in rispetto dei principi sanciti dalla legge;
• una riforma dei campionati e di una "sostenibilità" sostanziale e non di facciata o basata su semplici annunci propagandistici".

Fra l'altro, come si può notare, c'è una palese disattenzione nel comunicato diffuso dalla Lega, laddove si parla di Catania, Novara e Robur Siena come squadre ripescabili alla luce delle ultime sentenza di Tfn e Cfa, una (svista?) che ha sollevato parecchi interrogativi. La Ternana squadra eventualmente coinvolta nella bagarre dei ripescaggi, per bocca del suo presidente Ranucci si è subito fatto sentire con Gravina in merito alla non citazione, nel comunicato, della squadra da lui diretta. Gravina si è prontamente scusato, tanto che nel pomeriggio è stata diffusa, dalla Lega, il seguente comunicato:

"In riferimento a quanto indicato nel comunicato del post Direttivo circa la composizione dei gironi, la Lega Pro tiene a precisare che il Consiglio Direttivo non ha potuto procedere all'elaborazione definitiva dei propri gironi per il campionato Serie C 2018-2019 , in quanto non è ancora stata resa nota la pubblicazione della graduatoria degli eventuali ripescaggi in serie B".