Quell'indimenticabile Borgo…Pistoiese

26.04.2018

                                     Borgo sul prato del Marcello Melani

di Graziano Breschi

Impossibile dimenticare quel Borgo. Si, parliamo proprio di lui, Sergio Borgo, oggi sessantacinquenne, con qualche chilo di più, ma con ancora la grinta dei tempi che furono e la verve di quando calcava il terreno del vecchio comunale. La US Pistoiese 1921 ci ha fatto, veramente un grande regalo, riportando il "vecchio"  Sergio, nella città dove aveva iniziata una brillante carriera. Una città che lo ha amato e che soprattutto lo identifica come simbolo di una impresa che difficilmente si potrà ripetere a breve, quella della salita in serie A. Puntualissimo, accompagnato dalla sua splendida compagna, si è presentato allo stadio per incontrare la dirigenza della Pistoiese e quel manipolo di giornalisti, alcuni suoi coetanei, che lo avevano visto battagliare all'epoca del presidente Melani, ed altri, giovani, che ne avevano sentito esaltare le gesta. Borgo, prima di tutto, è voluto tornare a "pestare" l'erba dello stadio e passando nel tunnel che conduce al campo si è soffermato a vedere la gigantografia murale che ritrae la squadra della serie A. Affabulatore come pochi, ci ha deliziato con racconti del "dietro le quinte" dei suoi compagni dell'epoca, strappando, com'è facile intuire, i consensi dei presenti, che non attendevano altro. Parole di grande apprezzamento, Sergio, ha speso belle parole nei confronti dell'indimenticato Marcello Melani, che per lui non è stato solo un presidente, ma un babbo. Al ritorno dal campo, sedutosi in sala stampa, con l'ottimo eloquio che lo ha sempre contraddistinto ha voluto ringraziare il presidente Ferrari e tutto il suo staff per l'invito ricevuto, ma la voce si è spesso interrotta per l'emozione che ne ha rotto la voce. "Non c'è mai stato un vero congedo fra noi anche quando sono stato lontano". Dopo aver rievocato episodi della sua permanenza a Pistoia, ha voluto sottolineare l'episodio di quando appena arrivato a Pistoia, il presidente Melani, fra la sua incredulità, disse: "questo trofeo lo consegnerà il capitano arancione, al capitano della Juve, quando verrà a giocare a Pistoia. E toccò proprio a me dare il trofeo a Beppe Furino". E non è mancato nemmeno il momento dell'elegia, quando Borgo ha ripercorso tutta la sua carriera, sia in campo, che fuori, mettendone in evidenza i successi a tutti i livelli nelle piazze che ha toccato: Pistoia, Spezia, Novara, Pisa,. Insomma un vincente. Oggi Borgo vive prevalentemente a Sofia, in Bulgaria, dove si occupa di scouting, avendo anche altre sedi sparse nel mondo. La chiosa che il grande combattente ha voluto dedicare al suo ritorno la dice tutta sullo spessore di un capitano inimitabile: "Questa chiamata vale 20 anni di lontananza".

                              Borgo riceve un pallone con dedica dal presidente Ferrari