Pistoiese, parla Dolci: “Pronti a intervenire sul mercato degli svincolati”

08.02.2021

di Graziano Breschi

Un lunedì particolare in casa arancione. Nel giorno che solitamente è dedicato al riposo e al conseguente "silenzio stampa", il direttore Giovanni Dolci ha voluto incontrare i giornalisti per un informale briefing. Motivo dell'incontro, una analisi a 360° della situazione Pistoiese.

La prima domanda non poteva che essere sul mercato. Direttore, la società è intenzionata a mettere a disposizione di mister Riolfo un calciatore con analoghe caratteristiche di Chinellato se la sua assenza dovesse perdurare? "Fra domani e mercoledì ne sapremo di più sulle condizioni di salute del nostro attaccante. Se i medici ci diranno che la sua sarà una lunga assenza non ci tireremo indietro ed interverremo per colmare la lacuna."

Il problema comunque non è di facile risoluzione perché, fra i calciatori svincolati, con caratteristiche simili a Chinellato, non ce ne sono molti. Fra  i papabili gli ex Momentè e Cappelluzzo nonché l'ex Pisa Cani, mentre sembra meno percorribile il trentottenne  Daniele Cacia ,ormai fermo da un anno.

Si è parlato poi di Barbuti, il sogno irrealizzato di Riolfo. "La società puntava tutto su di lui  - ha detto Dolci - e gli aveva proposto un ottimo contratto, poi le trattative si sono complicate e non abbiamo potuto portare a termine l'affare. Le alternative o non ci convincevano o costavano cifre troppo alte. Pensate che per un giocatore, che fra l'altro ci piaceva poco, ci siamo sentiti chiedere trentacinquemila euro da febbraio a giugno a cui dovevamo aggiungere quelli del procuratore. Trattativa inaccettabile."

"Riguardo a quanto fatto sul mercato, ha proseguito Dolci, siamo contenti perché abbiamo cercato di soddisfare il progetto tecnico del mister. E' arrivato Pezzi per colmare una lacuna a centrocampo, in attacco seguivo il giovane Rovaglia dallo scorso Novembre. E' chiaro è un ragazzo giovane, alla prima esperienza nei professionisti, bisogna dargli tempo, ma può far bene. Maurizi è un jolly che ci può aiutare."

Il direttore ha poi analizzato l'aspetto Covid che secondo il suo parere ha un po' scombinato il progetto societario: "A luglio avevamo certe idee, pensavamo che la pandemia fosse sconfitta invece con il prepotente ritorno autunnale abbiamo dovuto cambiare strategia. C'erano aspettative per l'anno del centenario (si doveva alzare l'asticella n.d.r.) ma ora dobbiamo unicamente pensare a salvarci. La squadra, anche se ha un cammino discontinuo, propone un buon gioco e questo mi rende ottimista per il prosieguo".