Pistoiese, il peggior inizio da otto anni a questa parte.

La festa è appena cominciata ed è già finita? Diceva una bella canzone del 1968 che vinse il Festival di Sanremo. La gioia di ricominciare in serie C dopo un'estate passata a far valere i propri meriti amministrativi, sembra già svanita. Un inizio così negativo, infatti, non si era mai verificato nei precedenti sette campionati di serie C. Certamente l'aver cominciato la preparazione e aver acquistato i giocatori in ritardo, ha inciso molto, però oggi sono due mesi esatti che la Pistoiese si è radunata e gli alibi stanno finendo. L'allenatore Sassarini, arrivato con grande entusiasmo, ce la sta mettendo tutta. Lavora giorno e notte in maniera maniacale, ma il calcio non è una scienza esatta e per il momento non si vede assolutamente niente dell'idee che propone. La squadra sembra in confusione, addirittura involuta, rispetto alle prime uscite. Nelle prime partite la Pistoiese, nel secondo tempo, andava in apnea ma si dava la colpa alla scarsa preparazione. Ora in apnea non ci va più, ma l'attacco spara a salve (anzi non spara per niente), la difesa subisce e il centrocampo balbetta. Il direttore sportivo Stefanelli si è preso tutte le responsabilità, ci mette sempre la faccia e "urla" che bisogna lavorare di più e meglio. Ora gli arancioni sono attesi da due trasferte (sabato a Carrara e martedì a Imola), urge conquistare punti (tanti) per invertire questa striscia interminabile di batoste.