Pistoiese: il malcontento dei tifosi

07.11.2020


di Graziano Breschi

Le ultime deludenti prestazioni della squadra del cuore hanno acuito il già precario rapporto fra la società arancione e la tifoseria. Il diffuso malcontento, già espresso a gran voce negli ultimi anni, ha preso corpo in settimana anche a seguito degli scarsi risultati ottenuti, culminati nella terza sconfitta consecutiva. La delusione si è manifestata attraverso striscioni appesi sia sulle recinzioni dello stadio e del campo Turchi, ma anche sul parapetto del ponte Europa. Qui di seguito pubblichiamo, integralmente, i comunicati del Gruppo Curva Nord e del Gruppo Cuori Arancioni.

COMUNICATO del Gruppo Curva Nord: "Ora basta... Così recita il finale dello striscione che abbiamo messo davanti alla sede della società. Quest'anno speravamo di commentare una stagione diversa... Hanno detto che erano contenti di non fare i play off in modo da iniziare a programmare prima la stagione successiva (fino a inizio settembre erano 6 i tesserati), si sono sciacquati spesso la bocca con la parola "centenario" arrivando persino a promettere investimenti maggiori rispetto agli anni passati (ci voleva poco) e si sono spinti fino ad utilizzare la parola "SERIE B". Visti i proclami abbiamo sospeso, non assolutamente concluso, la contestazione dell'anno scorso e aperto un minimo di dialogo perché pensavamo che remare tutti dalla stessa parte potesse essere la strada giusta per vivere al meglio questa storica annata. Invece, illusi dal fatto di poter vivere un campionato soddisfacente, dopo troppe annate fallimentari, possiamo dire di esserci sbagliati, ma visti i SOGGETTI, c'era un po' da aspettarselo. Nessuno pensa che si possa salire di categoria in tempi brevi, ma alla società è sempre stata chiesta solo la massima TRASPARENZA. Invece, guarda un po', al posto di lottare per andare in B si sta lottando per non andare in D. Da quando siamo tornati in Lega Pro abbiamo sentito tante parole da coloro che millantano di gestire la società a livelli delle big europee ma IL DATO DI FATTO È CHE SONO STATI SEMPRE FATTI CAMPIONATI ANONIMI DOVE GIA' DA SUBITO ERA CHIARO CHE PIU' DELL'11° POSTO NON ERA POSSIBILE RAGGIUNGERE (nonostante numerosi allenatori cambiati e un'infinità di giocatori presi). La squadra è sempre stata fatta gli ultimi giorni di mercato in base a chi i procuratori di fiducia portavano e ogni volta che si è creato un minimo di entusiasmo, è stato arresto in partenza. DA QUANTI ANNI MANCA UN GIOCATORE CHE POSSA DIVENTARE UN IDOLO DELLA GENTE, UN NOME CHE I RAGAZZINI PISTOIESI POSSANO AVER STAMPATO DIETRO LA MAGLIA MENTRE GIRANO ORGOGLIOSI PER LA CITTA'? Forse l'ultimo è stato Motta e di anni ne sono passati... Ogni volta che si stava creando un minimo di attaccamento, il giocatore è stato venduto l'ultimo giorno di mercato senza trovare un sostituto o gli è stato fatto scadere il contratto mandandolo via a 0 €. Le chiacchiere sono continue e ridondanti e per questo ci siamo stufati di esser presi continuamente per il culo. La cosa che ci fa più incazzare però è la SACCENZA di chi, da dietro la scrivania, crede di gestirla in modo ottimale riempiendosi la bocca con parole di amore verso la Pistoiese e ogni volta che gli viene fatto notare che hanno una visione dei risultati, amministrativa e societaria, tutta loro, si RISENTONO PURE. Chissà se la vogliono vendere davvero. Noi che siamo sempre stati presenti in qualsiasi categoria, in qualsiasi luogo e a qualsiasi ora la Pistoiese giocasse. Noi che l'abbiamo messa davanti a tutto: famiglia, fidanzate e amicizie. Noi che per lei abbiamo preso Diffide (che ancora stiamo pagando profumatamente) facendoci passare come i veri problemi della città. Noi che abbiamo la Pistoiese come unica fede, SIAMO GLI UNICI CHE POSSIAMO PARLARE E NON CERTO CHI LA USA SOLO COME FONTE DI REDDITO. Alla squadra diciamo che non è certo colpa loro se i dirigenti li han presi, MA NON TOLLERIAMO VEDERLI CAMMINARE IN MEZZO AL CAMPO. Sul mister crediamo che sia l'ultimo dei colpevoli, da allenare (come secondo allenatore) Cavani, Icardi e Belotti si è ritrovato ad allenare giocatori mediocri fatti passare per bomber o per giovani speranze. Il suo arrivo aveva acceso quel minimo di entusiasmo e quella garanzia per la nuova stagione (chissà cosa gli avranno raccontato e promesso per convincerlo a venire?). Pensiamo che non ci sia un unico colpevole ma crediamo che, se siamo in questa situazione la responsabilità sia di tutti a partire da chi ha la minor quota della società fino a quelli che hanno la maggioranza. SAPPIATE CHE NESSUNO CREDE PIU' A UNA VOSTRA PAROLA. Fate un favore all'intera provincia ANDATENEVE!!! CURVA NORD PISTOIA, TUTTIINTINTI".

"Il Gruppo Cuori Arancioni desidera esprimere la propria profonda amarezza per il deludente avvio della stagione sportiva 2020/2021, durante la quale, come tutti ben sappiamo, ricorrerà il centenario della nostra amata Pistoiese.

Saremo brevi, anche perché ci troviamo costretti a esternare le medesime constatazioni già fatte in occasione delle precedenti stagioni sportive. Sintetizzando:

- Per l'ennesima stagione è stata smantellata quasi completamente la squadra rispetto al precedente campionato, con cambio di tecnico e della maggior parte dei giocatori. La squadra è stata costruita tardi, a dispetto delle dichiarazioni rilasciate dal DG Marco Ferrari e dal DS Giovanni Dolci nell'intervista riportata da Pistoia Sport in data 08/06/2020 (di seguito breve ma esplicativo estratto: "adesso possiamo iniziare a programmare in anticipo rispetto alle altre squadre che saranno impegnate nei play off")

- Questo riteniamo sia uno dei principali motivi che ha condotto la squadra, in queste prime otto giornate di campionato, a conseguire risultati insoddisfacenti, deludenti e inferiori alle aspettative (che comunque da parte nostra non erano certo di campionato di vertice). Riconosciamo massimo impegno e abnegazione sia da parte dei giocatori che del mister: purtroppo serve tempo affinché il gruppo si amalgami e si esprima al meglio, ma proprio a questo servirebbe la preparazione precampionato; così come gli scorsi anni, classifica alla mano, le prime giornate sono state letteralmente gettate alle ortiche a causa di questo motivo, e riteniamo che una squadra professionistica non possa ripetere gli stessi errori ogni anno. Cominciamo a pensare che non si debba parlare più di errori, ma di scelte precise, ponderate e che favoriscano certamente la gestione della società sotto un profilo economico, senza tuttavia minimo interesse sia in vere ambizioni sportive che verso la tifoseria. Non vorremmo mai che a breve purtroppo venisse individuato per l'ennesima volta il capro espiatorio in Frustalupi, il più semplice ed immediato (basti pensare che sulla panchina si sono succeduti nove allenatori in sei stagioni sportive dal ritorno nei professionisti).

Vorremmo sapere, dalla viva voce del Presidente, del Direttore Generale o del Presidente della Holding Arancione, come la società intenda porre rimedio a questa spiacevole ma cronica situazione, a maggior ragione nell'anno del centenario, definito dallo stesso Marco Ferrari "anno chiave, da preparare al meglio, occasione per il rilancio della città" e dal Club Manager Fabio Fondatori "anno importante per ricreare entusiasmo e riaccendere la passione, perché non si deve guardare solo i risultati" Ancora Fondatori: "E' importante far parlar bene dei colori pistoiesi, cercando anche un coinvolgimento maggiore con i media, costruendo dialoghi con varie realtà, a partire dalle scuole, con l'augurio che dal 2021 tutti facciano un passo avanti" (Pistoia Sport, 27/04/2020). Come gruppo Cuori Arancioni ci siamo impegnati, nel tempo, a fare la nostra parte, seppur mettendo in luce, quando necessario, le carenze riscontrate nei risultati sportivi o nella gestione. Adesso aspettiamo con ansia che il primo passo in avanti venga finalmente e una volta per tutte fatto dalla società ed anche dalla Holding Arancione, alla quale ci appelliamo con tutta la nostra forza per chiedere un maggior contributo; non possiamo pensare che questa situazione e questo clima possano andar bene a tutti gli attori coinvolti, compresi i soci di minoranza della Holding Arancione, parte integrante e fondamentale di questo progetto".