Pistoiese, è iniziata l'era Manoni

di Graziano Breschi
A sole 48 ore dall'esonero di Consonni, la Pistoiese ha presentato , il nuovo allenatore Manolo Manoni. Quarantasei anni, jesino, ha un discreto passato come calciatore in serie C dove ha disputato quasi 300 partite e dove ha incrociato in tre circostanze il direttore Rosati con cui si èstabilito nel tempo un rapporto di amicizia. "Dopo la dolorosa decisione di esonerare Consonni, il primmo nome che mi è venuto in mente è stato quello di Manoni. I nomi che sono girati li ha inventati la stampa, a me piacciono gliallenatori giovani con cui si può programmare".
Il nuovo mister, che nel primo pomeriggio ha diretto il primo allenamento al campo Turchi e che non ha portato con se nessun collaboratore, è apparso disinvolto. "Per me questa è una opportunità importante e devo ringraziare il direttore. Questo è il mio mestiere e lo faccio con passione. Già lo scorso anno seguivo via internet le partite degli arancioni e anche quest'anno le ho viste quasi tutte proprio in virtu dell'amicizia con Rosati. Ho visto che ci sono ottimi giocatori che formano un organico importante. Dobbiamo al più presto riprendere il cammino anche se la prima cosa che ho detto oggi ai ragazzi è di non pensare alla classifica. In questo delicato momento dobbiamo fare gruppo".
Come ha trovato i ragazzi dopo l'esonero di Consonni? " Sono sensazioni che ho provato anch'io quando facevo il calciatore, è normale che dopo una cosa del genere c'è da ritrovare i giusti equilibri. Fra allenatore e calciatori si stabiliscono rapporti che non sono solo quelli del campo. Qualcuno sarà senz'altro dispiaciuto ma lo sono anch'io per Consonni perchè so cosa si prova".
Pensa di avere più da rischiare o da guadagnara da questa esperienza, visto che a Pistoia è obbligatorio vincere, come d'altra parte ha ribadito la società proprio ieri? "Anche a me piace vincere
, in questo momento per arrivare a competere c'è bisogno di serenità, autostima che potrà arrivare attraverso il lavoro. Le responsabilità non mi spaventano e non sono un peso, per me, le aspettative della piazza, ma uno stimolo per fare bene. Lo scorso anno a San Benedetto in una situazione assurda ho saputo gestire la situazione e ci siamo salvati. Non ho paura di niente, sono stato un combattente da calciatore e lo sono da allenatore. Non ho schemi prefissati, questi piacciono a voi, l'importante sono le idee e l'approccio alla gara. Con i ragazzi cercheremo di dare il meglio per vincere questa sfida".
