Pistoiese, con l'Albissola obbligatorio il segno 1

12.02.2019

di Graziano Breschi

Prima di addentrarsi sulla gara di domani contro l'Albissola - ore 18,30 al Marcello Melani - Antonino Asta è voluto tornare per qualche istante sulla sconfitta di Pisa. " Togliamoci tutte quelle negatività che ci avvolgono e pensiamo agli aspetti positivi della gara all'Arena Garibaldi, dove abbiamo tenuto testa ad una squadra più forte di noi. Non è colpa di nessuno nè di Luperini che non lo ha tirato né di Momentè. Il ragazzo faceva parte dei tre da me indicati, ha sbagliato, ma questo non deve inficiare la buona prestazione di tutta la squadra. Piuttosto dobbiamo lavorare sugli errori commessi, ad esempio sul secondo gol. Non si può lasciare tutto quello spazio ad uno come Moscardelli. L'attenzione, la concentrazione, sono fondamentali nel calcio di oggi, e su questo aspetto può farci poco pure l'allenatore. Quindi occhi puntati sulla partita di domani sera? "Certo, è fondamentale per il nostro cammino e per raggiungere quella salvezza che era e rimane il nostro obiettivo. Io sono venuto a Pistoia per portare la Pistoiese in salvo". Come affronteremo l'Albissola? "La partita non si presenta assolutamente facile perché anche per loro è una partita della vita, uno scontro diretto, giocato sui particolari. Il calcio sta diventando sempre più equilibrato e noi dobbiamo migliorare nei dettagli, aspetto dove noi difettiamo. Cosa preoccupa di più la parte fisica o quella mentale per il match di domani? "Se avessimo fatto risultato a Pisa avremmo affrontato l'incontro con un altro spirito e con una diversa predisposizione mentale, dovrò innanzi tutto vedere chi far scendere in campo visto che  ogni tre giorni avremo una partita e può darsi che dia un turno di riposo a qualcuno che ha giocato domenica sera". Non ci sentiamo di avventurarci, pena brutte figure, sulla formazione che Asta manderà in campo perché gestire tre gare in sette giorni è una vera peripezia pure per l'allenatore, figuriamoci per chi scrive. A dirigere l'inedita gara è stato chiamato il sig. Mario Saia Palermo, assistito da Lorenzo Poma di Trapani e Francesco Cortese di Palermo.