Pistoiese, con il Livorno si aspetta il cambio di passo
di Graziano Breschi
Domani, ore 15.00 al Marcello Melani, arriva il Livorno, nobile decaduta del calcio italiano. E' un derby che giunge in un momento particolare per le due squadre. La Pistoiese è reduce dalla pesante sconfitta di Como e alle prese con una classifica assai deficitaria, il Livorno è invece attanagliato da una grossa crisi societaria, circondato dai soliti personaggi che si avvicinano nei momenti bui e che promettono ma non risolvono ed è a rischio fallimento. Partita dunque delicatissima da cercare di aggiudicarsi a tutti i costi magari sfruttando quelle debolezze che, nell'avversaria, possono derivare dalla poca tranquillità che avvolge la rosa labronica.
"Il Livorno è una squadra molto forte - ha affermato mister Riolfo - 7/8 giocatori lo scorso anno erano in serie B e anche gli altri sono di grossa qualità per la categoria ma noi non dobbiamo badare a ciò e andremo in campo con tanta fame, cercando di conquistare i tre punti. A questo punto del campionato tutte le partite sono uguali a prescindere dall'avversaria"
Cosa c'è da fare mister per migliorarci? "Dobbiamo eliminare gli errori individuali, quelli che ci hanno condannato la scorsa domenica a Lecco. Non è possibile che su quattro gol, tre siano stati presi a difesa schierata. Dobbiamo lavorare con grande impegno per eliminare le lacune e non dobbiamo scoraggiarsi per questa difficile classifica. Con la Lucchese abbiamo preso una boccata di ossigeno ma non basta. Occorrono più rabbia e determinazione."
Mister quale potrebbe essere la quota salvezza? "Non sono molto forte in queste cose e sarà bene per ora pensare ad altro. Fra l'altro dovremo proprio vedere quale sarà il futuro della squadra che affronteremo domani, che se non altro è a rischio di grossa penalizzazione"
A dirigere il derby è stato chiamato il sig. Stefano Nicolini di Brescia,al secondo anno in categoria, coadiuvato dagli assistenti sigg. Marco Croce e Marco Orlando Ferraioli di Nocera Inferiore, Quarto Ufficiale sig. Federico Fontani di Siena