Parla il D.G. della Carrarese, Gianluca Berti:abbiamo voglia di far bene

30.11.2017

nella foto Berti e Baldini (foto La Nazione)

di Graziano Breschi

Dopo quasi 500 partite a difendere la porta di tante squadre importanti, Empoli, Genoa, Roma, Palermo, Torino, Sampdoria, tanto per citarne alcune, protagonista di una gran bella carriera, costellata di soddisfazioni, nel 2009 Gianluca Berti appese i guanti al chiodo. Qualche anno nella veste di procuratore, poi da questa estate nell'entourage della Carrarese con il ruolo di Direttore Generale. Berti è stato ammaliato da un progetto che vedeva protagonista mister Silvio Baldini al ritorno in panchina dopo una lunga assenza durata sette anni. I due, l'uno da calciatore l'altro da allenatore hanno avuto per un lungo periodo una vita quasi parallela essendo stati nelle stesse squadre Empoli, Palermo, Parma e il ritrovarsi di nuovo insieme è venuto quasi spontaneo. I due, non contenti, hanno pure chiamato alla loro corte altri due ex empolesi dei tempi d'oro: Tavano e Marchionni per dare ancora più consistenza al gruppo.

Direttore com'è il bilancio di questo girone di andata che volge al termine?: "Se penso che siamo partiti da zero, direi più che buono visto che in estate sono stati confermati solo tre calciatori dello scorso campionato, Lagomarsini, Benedini e Rosaia ed abbiamo immesso qualche uomo di esperienza e tanti giovani di valore. C'è il rammarico di aver perso qualche partita in modo incredibile vedi la partita interna col Pisa o quella di Lucca dopo essere stati in vantaggio di 2 - 0". Baldini come si è calato nel nuovo ritorno in panchina?: "Con grande entusiasmo. Lui ha grandi meriti in questa Carrarese, si è rimesso in discussione in questa categoria dopo essere stato ad alti livelli. Silvio ha dimostrato grande voglia di tornare da dove era partito e soprattutto appartenenza. La squadra lo sta seguendo e finora abbiamo fatto ottime prestazioni giocandocela con tutte in casa e fuori" Quali sono i ragazzi che si sono posti maggiormente in evidenza in questo scorcio di campionato? " Non mi piace fare nomi. Tutti hanno dato il loro contributo. I cosiddetti anziani hanno usato classe ed esperienza i giovani l'entusiasmo. Domenica col Pontedera, tanto per dire avevamo 7 giovani in una fascia di età che andava dal 1995 al 1998 che hanno disputato un match ad alto livello". Domenica venite a Pistoia, con quali intenzioni?: "Casa o fuori, per noi niente cambia. Cerchiamo sempre la vittoria. Certo, lo sappiamo, è una partita difficilissima, ci sarà da soffrire, perché la Pistoiese ha fin qui perso poco. Al novantesimo tireremo le somme". Avete saputo riportare entusiasmo in una piazza che era disamorata col calcio "Si questo nuovo progetto sta convincendo la gente a ritornare allo stadio. Pensa che a Lucca ci hanno seguiti in ottocento e anche domenica si recheranno in tanti a Pistoia. Questo ci fa capire che stiamo lavorando bene". Farete qualcosa nel mercato di Gennaio?: "Noi non vogliamo privarci di nessuno, ma se qualche ragazzo verrà da me, perché scontento e vorrà essere ceduto, staremo vigili e cercheremo di sostituirlo al meglio".