La Pistoiese non sa vincere neanche in superiorità numerica. A Piacenza è 2 -2.

07.04.2018

                                                   Ferrari, arrivato agol numero 11

di Graziano Breschi

Neanche con l'avversaria ridotta in 10 uomini la Pistoiese riesce a sfatare il tabù trasferta. E meno male, se non altro, che è riuscita a raddrizzare un risultato che a trenta minuti dal termine sembrava volgere verso una autentica disfatta. Gli arancioni riescono anche in questa occasioni a mettere in mostra quelli che sono gli autentici limiti della squadra: l'incapacità di gestire l'incontro. L'esempio lampante lo si è avuto sul finire di un primo tempo di una noia unica, con le due compagini cha raramente hanno tentato l'azione in profondità. Parlavamo dell'episodio che ha condizionato la partita: a tempo scaduto, eravamo nel secondo minuto di recupero della prima frazione, l'inguardabile Zappa non sa cosa fare di un innocuo pallone al limite della propria area. Potrebbe alleggerirlo al portiere, così come potrebbe buttarlo in fallo, invece riesce nell'impresa più difficile farselo soffiare dall'avversario e commettere l'inevitabile fallo da dietro. Rigore sacrosanto e manna dal cielo per un Piacenza che da qualche minuto giocava in dieci per l'espulsione di Masciangelo. Fra l'altro un Piacenza che era stato molto guardingo anche quando era in undici. All'inizio, poi, del secondo tempo la pazza Pistoiese è pure riuscita anche a subire il raddoppio degli emiliani capaci di un rapido contropiede assai ben gestito dall'ex toro Segre e rifinito in gol, con un po' di fortuna da Corazza, il migliore dei biancorossi. L'unico merito della Pistoiese odierna, che anche per le numerose assenze, non ha ripetuto le precedenti prestazioni, è stato quello di credere nella possibilità della rimonta e dobbiamo sottolinearlo, anche senza particolari affanni. L'ingresso di Surraco al posto di Zappa ha certamente dato più vivacità alle offensive arancioni e dopo qualche buona occasione non sfruttata è arrivato il momentaneo dimezzamento dello svantaggio con Ferrari che ha inzuccato un prezioso cross di Zullo e poi il gol del 2 a 2, sempre di testa, con Zullo (ottima la sua partita) che ha deviato in elevazione un angolo di Surraco. Nei venti minuti finali il Piacenza ha difeso con i denti il risultato ed anzi si è resa pericolosa in un paio di occasioni, ma Zaccagno ha detto no . Risultato di parità che lascia le cose come prima. Gli arancioni sono al tredicesimo posto in classifica, fuori dai playoff, che sono a tre punti. Non lontani, ma qualche volta ci si aspetterebbe il salto di qualità, che purtroppo a quattro domeniche dalla fine non si è ancora visto.

PIACENZA CALCIO 1919 (4-3-3) - Fumagalli, Castellana, Silva, Pergreffi, Masciangelo; Segre (dall'87' Bini) Della Latta, Corradi; Di Molfetta (dal 65' Di Cecco), Pesenti (dall'87' Romero), Corazza (dal 78' Mora). A disposizione: Lanzano, Amore, Basile,   Franchi, Mora, Zecca. Allenatore: Arnaldo Franzini

U.S. PISTOIESE 1921 (4-3-2-1) - Zaccagno, Mulas (63' Papini), Quaranta,Zullo (77' Nossa) , Regoli; Nardini , Hamlili, Luperini; Picchi, Zappa (dal 46' Surraco); Ferrari. A disposizione: Biagini, Rafati,Tartaglione, Dosio,  Cauterucci, Cerretelli. Allenatore: Paolo Indiani

Arbitro: Daniele Rutella di Enna - Assistenti: D. A. Elkhayr di Conegliano e M. Della Croce di Rimini

Marcatori: 45+2 e 49' Corazza (R); 62' Ferrari, 74' Zullo

Spettatori: 1000 circa di cui una decina da Pistoia Angoli: 2 - 7 Ammoniti: Nardini della Pistoiese - Espulso: Masciangelo del Piacenza - Recupero: 1° t. 2'- 2° t. 4'