La Pistoiese ha dato l'addio al suo Ronaldo

12.06.2019
Lomi all'estrema siinistra in un Livorno-Pistoiese
Lomi all'estrema siinistra in un Livorno-Pistoiese

di Athos Querci

Si sono svolte stamani alla Misericordia le esequie di Ronaldo Lomi, uno dei personaggi più importanti della storia della Pistoiese. Presenti alcuni rappresentanti della Pistoiese, Claudio Nassi, ex giocatori e ex suoi allievi. Per l'ultimo saluto gli avevano messo al collo una sciarpa arancione e vicino c'era una fiammante maglia che lui aveva indossato 137 volte mettendo a segno 15 gol. Poi due gagliardetti, uno della Pistoiese e uno del Centro Coord. Club. E' stato giocatore, allenatore e direttore generale. Giocava a centrocampo, quello che oggi agisce davanti alla difesa. Esordì il 21/10/1951 a 18 anni e per 5 stagioni sarà un pilastro di una Pistoiese che è rimasta nel cuore della nostra città perchè piena di personaggi pistoiesi purosangue (Tuci, Nerozzi, Cecchi, Pierallini) o di giocatori toscani che dettero, come si dice, l'anima per la squadra (Mangani, Petri, Carpini, Sardi). Nomi che forse non dicono niente ai tifosi di oggi, ma mi dovete credere se dico che le loro gesta hanno emozionato e tenuto alto il nome di Pistoia. Poi andò a Carrara per due anni e uno a La Spezia, ma nel 1959 ritorna alla Pistoiese per concludere la carriera a soli 27 anni. Passa qualche anno e la Pistoiese è in lotta disperata per non retrocedere, così il Presidente Tuci gli affida la conduzione tecnica. Con tenacia e abilità compirà il miracolo vincendo i drammatici spareggi contro la Vis Pesaro. Non accetta la riconferma e preferisce passare ad allenare i giovani, ma nel 1970 la Pistoiese è ancora nei guai. Chiamato al suo capezzale, questa volta a Ronaldo non gli riesce di fare il "fenomeno" e la Pistoiese retrocede. Passano gli anni, lui si intressa sempre dei ragazzi, ma quando c'è bisogno di dare una mano prima squadra non si tira indietro. Così nel 1988 ritorna al timone dei grandi per la terza volta (ed è l'unico per il momento a vantare questo primato) nel primo anno di Interregionale successivo alla radiazione. Nel 1996/1997, con Orazio Ferrari che gestisce la società, è nominato Direttore Generale. Anche in questa veste dimostra serietà e competenza.