La partita è aperta, ma il Fano come gioca? E le regole vanno rispettate o no.
di Athos Querci
La Pistoiese è la prima esclusa dai ripescaggi ma è un'ingiustizia e nelle righe successive cerchiamo di analizzare un po' la storia recente delle nostre rivali. Intanto è giusto dire subito che la Pistoiese è l'unica che ha vinto un campionato di D (2013-14), mentre tutte le altre non ne hanno mai vinto uno in questo ultimo periodo. Un regolamento assurdo rivisto in questi ultimi mesi ha favorito le società che negli ultimi 10 anni circa, sono state radiate (più volte), sono retrocesse (più volte), sono state penalizzate (più volte) e sono state ripescate (più volte) e una ha anche subito una condanna per illecito. Così mentre la gestione Ferrari veniva pesantemente criticata (anche giustamente perché gli errori erano evidenti), e si preoccupava di rispettare tutti gli adempimenti economici per non incorrere nella scure della famigerata Covisoc, Lucchese, Andria, Fano, Picerno, Siena, Latina, andavano da un fallimento all'altro, da una radiazione all'altra, da un cambio di ragione sociale all'altra. La FIGC (la Lega presieduta da Ghirelli ha il compito di trasmettere solo i documenti) ha pensato che avesse più meriti la Lucchese che negli ultimi 12 anni ha un palmarès da brivido. Nel 2008 viene radiata dalla Figc e ammessa in sovrannumero in D, nel 2011 non si iscrive alla C perché fallisce, nel 2019 non si iscrive nuovamente alla C, in questo periodo cambia ben 7 volte la denominazione sociale, due anni fa vince un campionato che non era terminato e l'anno prima aveva avuto 23 punti di penalizzazione. E quest'anno è arrivata dietro la Pistoiese (per differenza reti, ma dietro). La F. Andria: negli ultimi 10 anni è stata rifondata 5 volte. Nel 2013 non si iscrive alla C, nel 2017 è ammessa alla C e poi fallisce, nel 2019 fallisce. Il Picerno: nel 2019 è condannato alla retrocessione per aver combinato una partita e ora viene riammesso (così non deve nemmeno pagare le 300.000 euro a fondo perduto). Il Siena: nel 2019-20 fa 5 milioni di debito e fallisce, quest'anno è arrivata staccatissima in serie D e ha buone chance di giocare in C. Il Latina, fallita nel 2017, ha giocato in D quattro anonimi campionati ed è prima nella graduatoria. Ma è il Fano lo scandalo e non merita assolutamente di essere ripescato. Nel 2012-13 retrocede in D, nel 2015-16 usufruisce di una riammissione in C, nel 2018-19 retrocede in D e viene ripescato, nel 2020-21 retrocede in D. Non solo non poteva nemmeno fare domanda per i tanti salvataggi già avuti e la cosa gravissima è che i documenti (lo stadio è a norma?) presentati hanno data retroattiva. Un furbata ai danni della Lega che lascia la palla alla Presidenza Federale (Gravina) che deciderà sulla squadra pesarese. Come già detto più volte i dirigenti della Pistoiese quest'anno hanno sbagliato tanto e la festa del centenario è diventata un calvario, ma sotto l'aspetto del rispetto delle regole, della correttezza amministrativa, nessuno può addebitargli niente. Un'ultima annotazione che fa parte dell'ambiente e dell'immagine arancione. Al Memorial Vannucci, da quasi 30 anni, Vannino e la Pistoiese invitano, premiano e applaudono, tutti i vertici della Federazione e della Lega (a settembre scorso Il presidente della Ghirelli si sfinì nell'elogiare il presidente Orazio Ferrari e la Pistoiese) i grandi arbitri, i grandi allenatori (Abete, Macalli, Nicchi, Braschi, Irrati, Rosetti, Collina, Spalletti, Lippi, Donadoni, Gasperini, Sacchi, Pioli, Allegri, Ventura, Ranieri, Mancini ecc. ecc), mentre le nostre rivali erano impegnate a mettere le toppe ai malestri commessi. Non vorrà dire niente, ma la Vannucci Piante dà immagine alla Pistoiese. C'è differenza, molta differenza e Gravina dia un'occhiata a questo regolamento perché se venisse esclusa la squadra arancione sarebbe un'ingiustizia pazzesca. Nel Logo della Lega Pro c'è scritto: "Il calcio che fa bene al paese". Speriamo perché va bene perdere, ma almeno giochiamo alla pari.