La FC Pistoiese investe sul settore giovanile

10.06.2025

                       Carobbi, Baragli, Pagotto

di Graziano Breschi

Mattinata di presentazioni nella sala stampa del Marcello Melani: Angelo Pagotto, è il nuovo coordinatore dei portieri del Settore Giovanile della Pistoiese, e Stefano Carobbi, è il nuovo responsabile tecnico del Settore Giovanile arancione.

Questo a dimostrazione di quali siano le intenzioni del presidente Sergio Iorio. Arrivato da appena un anno al timone della Pistoiese, non solo  vuole, quanto prima, portare fra i professionisti la città che ama, ma anche incrementare e valorizzare il settore giovanile, comparto strategico per chi vuol fare calcio di prospettiva.E per questo il presidente ha dato mandato al direttore Massimo Taibi di integrare lo staff delle giovanili con due uomini di assoluto valore.

Taibi, collegato da remoto, aperto l'incontro: «Ho il piacere di presentare due profili di enorme spessore. Per quanto riguarda Stefano Carobbi, appena l'ho chiamato mi ha risposto subito in modo positivo. Angelo Pagotto è un'altra figura di assoluta competenza, ci tenevamo ad allargare l'organigramma anche per quanto riguarda la crescita dei nostri portieri. Accogliamo dunque due professionisti che daranno un contributo importante per il miglioramento dei nostri giovani arancioni».

Il Responsabile del settore, Filippo Baragli, da anni a Pistoia, ha confermato l'importanza di queste due nuove figure: «L'arrivo di Carobbi e Pagotto testimonia la volontà del club di investire seriamente nel settore giovanile e l'attenzione che il presidente Sergio Iorio riserva a quest'area. Nello specifico, Carobbi lavorerà a stretto contatto con tutti gli allenatori e introdurrà una metodologia strutturata, mentre Pagotto coordinerà l'intero comparto dei portieri del vivaio". Baragli ha pure illustrato quali saranno le strategie organizzative: "Quest'anno allestiremo tutte le squadre consentite nel giovanile, al momento attuale sono una quindicina. Stiamo valutando di creare doppie squadre per Under 14 e Under 15, oltre che per tutta l'attività di base. L'intenzione è quelladi strutturare formazioni piu competitive possibile, in un'ottica di preparazione alla stagione successiva. Il cammino intrapreso è positivo, adesso vogliamo compiere un ulteriore salto di qualità, e l'arrivo di Carobbi e Pagotto va in quella direzione".  Per quanto riguarda l'impiantistica Baragli ha fatto sapere che l'Amministratore Delegato Fabio Fondatori è in continuo contatto con l'amministrazione comunale per l'utilizzo di Pistoia Ovest e si spera che gli accordi vadano al più presto in porto. Avere strutture adeguate significa mettere allenatori e ragazzi nelle migliori condizioni per lavorare.

Stefano Carobbi, figlio del mitico tifoso arancione "Caciola", dei tempi della serie A ed ancora fra di noi con i suoi bei 95 anni, è apparso emozionato: "Sono contentissimo di essere entrato nella famiglia Pistoiese. Da calciatore era un mio sogno vestire questa maglia. Non ci sono riuscito in campo, ma ci riesco oggi con un ruolo diverso.  Il settore giovanile è lo specchio del lavoro che una società porta avanti dietro le quinte, ed è lì che si gettano le basi per un futuro luminoso. Ringrazio il Presidente Sergio Iorio, il Direttore Sportivo Massimo Taibi, l'Amministratore Delegato Fabio Fondatori e tutti coloro che mi hanno voluto qui»

Infine è toccato ad Angelo Pagotto ex portiere di quella Pistoiese che nell'annata 1994/95 riusci a risalire in serie B nello spareggio di Bologna contro Il Fiorenzuola, in una partita giocata per tre quarti in inferiorità numerica, e dove il numero uno risultò il protagonista assoluto. Un muro invalicabile soprattutto nella lotteria dei calci di rigore. «Credo fermamente che scuola calcio e settore giovanile siano i basamenti di una grande società. Tutti vogliamo che la prima squadra ottenga risultati importanti, ma il nostro compito è lavorare con i più piccoli per creare le condizioni giuste per un progetto vincente. Il mio obiettivo sarà formare giovani portieri preparati, pronti per fare il salto. Se un giorno uno di loro riuscirà ad esordire tra i grandi, sarò l'uomo più felice del mondo. Lavorerò per far sì che Raffaele Ferioli, in prima squadra, possa raccogliere i frutti del nostro lavoro».