Il ritorno di Indiani a Pontedera

21.10.2017

di Graziano Breschi

"Sono tanti cinque anni, ma tanti tanti". Paolo Indiani esterna così sull'ultima sua esperienza in Valdera. Cinque anni di successi e di soddisfazioni, e come lui stesso afferma, " tutti nemmeno senza un episodio negativo, con questo credo di aver detto tutto". Poi pensando di essersi lasciato scappare qualcosa di sconveniente si affretta a precisare, con un sorrisetto: "a prescindere da questo  non vorrei essere frainteso, lunedì sono per la Pistoiese, non sono per il Pontedera, anzi sono felice che perda. Dopo, sarei contentissimo che si salvi e che raggiunga il suo obbiettivo, come sono certo faranno, perchè conosco bene i valori che hanno."  Certo il suo ritorno al Mannucci nasconde qualche insidia e non di poco conto. I granata vorrebbero fare uno sgambetto all'ex e le prestazioni sin qui fatte fra le mura amiche da parte degli uomini di Maraia   stanno a confermare che sono una compagine veramente forte. I punti conquistati sono venuti tutti in casa, anche sfruttando la familiarità dei calciatori con il terreno in sintetico. La Pistoiese deve quindi stare attenta a non farsi schiacciare perchè, i granata, sono particolarmente bravi ad attaccare e soprattutto un occhio di riguardo dovrà essere dato ai calci piazzati. Per quanto riguarda la formazione, Indiani, come al solito non è stato di grande aiuto ma nonostante il suo svicolare l'undici che lunedì sera affonterà il Pontedera non dovrebbe discostarsi dal seguente: Zaccagno, Zullo, Nossa, Quaranta; Mulas, Hamlili, Minardi, Luperini, Regoli; Surraco, Ferrari, con Zappa e Vrioni pronti ad entrare al bisogno.