I nuovi arancioni si presentano

24.07.2019

di Graziano Breschi

Ieri è stata la volta di Luigi Falcone e di Giovanni Mazzarani, oggi di Paolo Dametto e Gregorio Moracchioli. Due ragazzi, Falcone e Dametto, ormai avvezzi ai campi della serie C,  Mazzarani e Morachioli  invece, per la prima volta, si affacciano nei campionati professionistici. Una cosa, comunque, li accomuna, al di la dell'età, la gran voglia di far bene in una piazza importante come quella di Pistoia. Falcone una vita calcistica spesa fra serie B e C è in cerca di riscatto dopo una annata decisamente nera a causa di incomprensioni, perfino col suo procuratore, che lo hanno portato a disputare un campionato di serie D a BItonto: "Ho sofferto tanto - ha detto Falcone -  il fatto di dover scendere in una categoria che non avevo mai conosciuto e la chiamata della PIstoiese rappresenta per me un punto di partenza. Fra l'altro ritrovo mister Pancaro che stimo tantissimo e che sarà per me un punto di riferimento". Mazzarani, ragazzo millenial è facente parte di una famiglia di calciatori, i suoi due fratelli giocano anche loro a calcio, il maggiore, Andrea con trascorsi in A e B. "Ho sempre giocato come difensore centrale ma lo scorso anno a Terni ho fatto il terzino destro e credo che il mister voglia impiegarmi in quel ruolo". Dametto è reduce da una annata in chiaroscuro nel Feralpi Salò, "Sono arrivato lo scorso anno a Salò a fine settembre, a mercato ormai chiuso, riuscendo però  a ritagliarmi un posto da titolare e disputando otto partite di fila. Poi ho avuto un problema al collaterale che mi ha tenuto fuori per diverso tempo, quando sono guarito la squadra marciava spedita e non ho più avuto modo di reinserirmi. Vengo a Pistoia in cerca di riscatto e di affermazione, con la speranza di far dimenticare ai tifosi che ho giocato anche con la maglia del Prato". L'ultimo a essere presentato è stato Gregorio Morachioli, altro classe 2000, di cui si dice un gran bene. Brevilineo e talentuoso, l'ex Spezia è ragazzo che sa saltare l'uomo in dribbling creando la superiorità numerica. Orgoglioso , nella sua ancor breve carriera di aver vestito la maglia bianconera della Juventus: " Sono stati due anni importanti quelli di Torino, sono stato a contatto con tanti campioni, perchè disputavamo le partitelle con la prima squadra. Ho cercato di prendere un po' da tutti questi furiclasse ed in particolare sono stato colpito da Douglas Costa, dal quale, non lo nascondo, cerco di ispirarmi".