Giana Erminio, dove le persone sono più importanti di qualsiasi cosa.
06.10.2017
Cesare Albè
di Graziano Breschi
La prossima avversaria della Pistoiese, la Giana
Erminio, squadra che rappresenta la città di Gorgonzola è un autentico miracolo
del mondo del calcio. Un mondo dove i valori e le strette di mano solitamente
contano poco. A Gorgonzola non è proprio così. Da 23 anni al timone di questa
piccola realtà lombarda ci sono tre persone:
Oreste Bamonte, Angelo Colombo
e Cesare Albè, rispettivamente il
presidente, il responsabile della gestione societaria e l'allenatore. Un
autentico miracolo, un record a questi livelli del calcio in Italia.
Dall'annata 1994/95 gli artefici delle sorti calcistiche della Giana sono solo
loro tre, nella buona e nella cattiva sorte. Beh ci sono stati tanti anni nelle
serie dilettanti, anche con risultati altalenanti, ma vissuti con serenità. In
tutti questi anni fra di loro non sono certo mancati gli scontri e le disparità
di vedute ma è sempre bastato una pacca sulla spalla per ricondurre il tutto
nel solco dell'amicizia. Una conduzione a carattere familiare che ha prodotto
frutti importanti nell'annata 2013/14 quando dopo aver vinto il girone A della
serie D i bianco - azzurri hanno ottenuto la promozione in Lega Pro. Da tre
anni sono stabilmente in categoria avendo costantemente migliorato la posizione
in classifica: 14^ il primo anno, 12^ il secondo e addirittura 5^ lo scorso
anno. Nel campionato in corso dopo un inizio difficoltoso con tre sconfitte in
4 gare ora la Giana sembra aver ripreso il giusto cammino e la vittoria a
Viterbo ed il pari di Siena sono segnali positivi. Certamente il personaggio
numero uno della compagine lombarda è Cesare Albè, 67 anni, che fino a qualche
anno fa faceva l'impiegato alla Siemens. Albè, che abbiamo conosciuto
personalmente, è un uomo singolare che dice pane al pane e vino al vino. Più
che un mister è un educatore, un padre, che riesce a gestire tanti giovani ma
anche qualche vecchietto che ha calcato palcoscenici importanti come Pinardi e
Bruno. Il segreto della Giana, sono proprio quei principi che Albè predica:
l'umiltà ma nello stesso tempo la spregiudicatezza nel capire che si può
raggiungere qualsiasi traguardo non sentendosi mai appagati