Falcone e quella corsa liberatoria

18.02.2020

di Graziano Breschi

Una corsa pazza verso i tifosi, questa l'immagine di Falcone che abbiamo ancora impressa della partita contro il Siena. Calciare un rigore al 95' non è mai facile soprattutto quando è determinante ai fini del risultato e Falcone si è preso questa grossa responsabilità. "Mi piace tirare i rigori, è l'undicesimo in carriera. Certo i portieri mi conoscono però ho calciato forse in modo rischioso ma perfetto ed è andata bene. Quella corsa, poi, verso i tifosi è stata liberatoria ma anche naturale perché il pubblico ci è stato vicino e questo per noi è importante. Dopo un inizio di stagione difficile stiamo finalmente trovando il feeling con l'ambiente".

Come hai vissuto il tuo lungo stop per infortunio? "Stare fermo 90 giorni non è mai facile. Sono stati tre mesi pesanti anche se devo dire che i compagni di squadra mi sono stati sempre vicini e li voglio pubblicamente ringraziare. Il rientro sta procedendo in modo graduale".

I troppi errori arbitrali di queste due ultime partite come si commentano? "Ero molto vicino alle azioni sia col Renate che con il Siena e devo dire che i falli c'erano, quindi andavano fischiati.  Comunque gli errori ci stanno, anche quelli dell'arbitro".

La partita di domenica scorsa può essere la svolta in ottica playoff? "Siamo lì, in decima posizione, ma prima di tutto dobbiamo raggiungere  la salvezza poi ci proveremo perché come squadra abbiamo grossi margini di miglioramento. Affronteremo ogni partita per vincerla"

Con che spirito andate ad Olbia? "Non dobbiamo pernsare che sia una squadra abbordabile perché è in fondo alla classifica. I sardi si sono assai rinforzati nel mercato di Gennaio e le ultime due vittorie lo stanno a dimostrare. In queste girone non ci sono partite facili. Andremo ad Olbia per fare risultato ma con la consapevolezza di trovare una squadra assetata di punti".