E' morto Cappellari, giocò in serie A nella Pistoiese

03.11.2022

di Athos Querci

Cappellari in arancione
Cappellari in arancione

Sicuramente a molti questo nome non vorrà dire niente. A me, invece, dice tanto, perché quella lontanissima serie A è ancora dentro a tutti coloro che vissero quella favola dal primo momento all'ultimo. Oggi è morto Norberto Cappellari, 61 anni. Una sola presenza quando al 61° entrò per sostituire Luis Silvio. Cappellari era una grande speranza del Melani perché l'anno prima nel campionato Primavera, con la maglia del Torino, aveva fatto gol a grappoli. Una vera promessa, azzurro nelle nazionali giovanili. Il suo esordio (26/10/1980) coincise con la sconfitta interna contro l'Ascoli con un gol di testa di Bellotto (futuro mister della Pistoiese). Quel giorno esordì anche Vito Chimenti, che fece due volte la barba al palo, giocò anche Fabrizio Berni che si decise a firmare e la sera prima era stato ingaggiato anche Roberto Badiani. La Pistoiese, che calciò 10 calci d'angoli a zero, non riuscì a fare meglio. C'era ormai aria di crisi e, quattro giorni dopo questa sconfitta, Melani decise di ingaggiare l'ex C.T. della Nazionale, Edmondo Fabbri, il quale pretese che Lido Vieri (insieme avevano fatto molto bene nel Torino) rimanesse al suo fianco. Il 19enne Cappellari non giocò più nemmeno un minuto (solo un quarto d'ora a gennaio nel Torneo di Capodanno contro la Roma al posto di Chimenti) e piano piano scomparve anche dalla panchina. Cappellari non mantenne, quindi, le promesse e finì la carriera nell'Alessandria, Triestina e Derthona. Ma, come detto, per me, una volta in arancione, arancione per sempre. Buon viaggio.