Che bella accoglienza a Luis Silvio!

02.01.2025

di Graziano Breschi

Oggi era la giornata revival di Luis Silvio, e la festa organizzata dalla FC Pistoiese ha avuto un grande successo. A distanza di 44 anni il ragazzo è tornato in Italia e non ha certo voluto mancare di tornare a Pistoia, dove nonostante i suoi trascorsi calcistici non avessero avuto successo, è comunque rimasto legatissimo e benvoluto dagli sportivi. Nel primo pomeriggio è  tornato a visitare il Marcello Melani, poi attraversata la strada, si è recato nella nuova sede arancione, quasi travolto dai tanti tifosi che lo aspettavano e qui ha firmato le maglie celebrative con la sua immagine dell'epoca, che la società arancione aveva fatto preparare e che in quattro e quattrotto sono andate esaurite. L'evento si è poi spostato al Nursery Campus di Vannino Vannucci, dove si è svolta la fase ufficiale di questo gradito ritorno. In assenza del presidente Iorio, all'estero per motivi di lavoro, è toccato all'Amministratore Delegato Fabio Fondatori portare il benvenuto della società che ha voluto fortemente questo giorno, visto anche come ideale congiunzione tra un passato glorioso come quello della serie A e un futuro che, tutti, ci auguriamo radioso. Dopo l'intervento del padrone di casa Vannnino Vannucci, come al solito vicino a tutto ciò che riguarda la Pistoiese, è stato il nostro direttore Athos Querci, nella sua veste di storico arancione a delineare la figura della "ponta" brasileira, mettendo in evidenza le difficoltà che trovò, all'epoca, il ragazzo appena ventenne: anzitutto la difficoltà linguistica, l'essere catapultato in un campionato totalmente diverso da quello carioca e le sue caratteristiche tecniche e fisiche che non erano da prima punta come, invece, la società del presidente Melani credeva. Una esperienza costellata, fra l'altro, anche dalle tante cattiverie che la stampa, quella importante, gli ha riservato per tanti anni. Un Luis Silvio vistosamente emozionato si è poi sottoposto alle numerose domande dei giornalisti presenti e con una sincerita ed una umiltà da fare invidia, ha ammesso che le sue doti calcistiche non erano adatte al campionato di serie A di allora; ma ha pure detto che la sua esperienza calcistica e di vita nella nostra città, rimarranno per lui indimenticabili. Tutti - ha affermato - gli hanno sempre voluto bene; tra i suoi compagni ricorda particolarmente Sergio Borgo, che gli fu sempre vicino anche quando aveva perso il ruolo di titolare e poi tutti i tifosi che lo hanno sempre ritenuto uno di loro. La prova più tangibile di ciò, il filo che non si mai interrotto fra il Brasile e Pistoia e che si è addirittura rinsaldato da quando ci sono i social, tanto da farlo diventare Uno di Noi.