Andiamo a curiosare in casa delle altre squadre toscane del nostro girone
di Graziano Breschi
In attesa del pronunciamento del Collegio di Garanzia del CONI presieduto da Franco Frattini che potrebbe ribaltare le carte sia in serie B che in serie C, proviamo a vedere come si sono mosse le altre toscane che verosimilmente faranno parte, come lo scorso anno, del girone A. Da sottolineare che la Toscana con sette compagini è la regione più rappresentata nel raggruppamento. Andando in ordine alfabetico partiremo dall'Arezzo: gli amaranto affrontano la stagione per dimenticare le sofferenze dello scorso anno quando fu sfiorato per un nonnulla il fallimento. Certo i programmi sono assai meno ambiziosi che in passato e la squadra affidata al neo tecnico Dal Canto è assai giovane, unici uomini di una certa esperienza il portiere Pelagotti (ex Empoli) che negli ultimi due anni è vegetato in panchina e il bravo Cutolo là davanti. Da notare che gli amaranto non sono stati capaci di sfoltire la rosa e oggi Dal Canto si ritrova con 35 calciatori. Troppi. Chi invece ha fatto le cose perbene è stata la Carrarese, che certamente non nasconde le proprie ambizioni. La guida tecnica è ancora in mano a Silvio Baldini, un top della categoria, la rosa che bene ha fatto lo scorso campionato è stata integrata con arrivi eccellenti, Maccarone,
Valente, Caccavallo, Bentivegna e giovani di futuro come Borra , Pugliese, Karkalis, insomma un giusto mix fra esperienza e gioventù. L'incognita è la Lucchese che evitata, per un pelo, la sparizione dal calcio professionistico, ha dovuto in fretta e furia cercare di allestire una compagine dignitosa che giocherà con l'incubo di una pesante penalizzazione in classifica. L'uomo della panchina è Favarin, per lui un ritorno, che gode della stima dell'ambiente. L'uomo di maggior qualità è De Feo che torna da Ascoli dopo un solo anno di serie B ma che due anni orsono fece assai bene. Da seguire il giovane Strechie un 2000 proveniente dal Venezia di cui si dice un gran bene. Il Pisa, dell'ambizioso presidente Corrado, fa parte del novero delle favorite, sia per forza economica che per l'ambiente che sarà il dodicesimo uomo in campo. Sono stati ceduti alcuni degli uomini che lo scorso campionato non si erano inseriti e sono arrivati due pezzi da novanta come Marconi e Moscardelli che saranno ossi duri per tutte le difese avversarie. Il tecnico è nuovo, Luca D'Angelo proveniente da un ottimo campionato alla Casertana. Chi punta ancora sui giovani è il Pontedera del Direttore Giovannini che confermato in panchina Maraia, un allievo di mister Indiani, ha ben pescato nei settori giovanili di Sassuolo, Spezia, Chievo, Sampdoria alla ricerca di valorizzare qualche giovane come solitamente accade a Pontedera. Unica eccezione della compagnia, l'arrivo dell'esperto ex neroazzurro Mannini, svincolatosi dal Pisa e capace con la classe che possiede di cambiare il corso di una partita. Il Siena che rimane nell'ansiosa attesa della sentenza del Coni ha allestito una rosa che in categoria ha poche eguali, solida e con un alto tasso tecnico. Il mister, confermato, Mignani ha perso bomber Marotta, passato al Catania, ma ha acquisito ragazzi interessanti come Gliozzi proveniente dal Cesena e già con una discreta esperienza in categoria e Aramu dal Torino un classe '95 di ottime qualità, per non parlare di Cesarini proveniente dalla Reggiana uno che il gol lo ha sempre fatto ovunque sia andato.