Una carezza alla memoria: 14 Aprile 1990. Vigilia di Pasqua. Muore Mario Frustalupi

14.04.2022

di Athos Querci

Frustalupi insieme a Luiz Sivio
Frustalupi insieme a Luiz Sivio

Mentre la Pistoiese sta preparando l'importantissima sfida di stasera contro il Pescara, il 14/4 è una data che difficilmente può essere dimenticata. Forse per molti non vorrà dire niente, ma chi ha vissuto da vicino quel periodo non la può ignorare. Solo studiando la storia (arancione) nei minimi particolari e ricordandola si può comprenderne la grandezza. Mario Frustalupi era stato stato forse il giocatore più bravo che avessa mai giocato nella Pistoiese: Serie B, serie A, e tanto amore per lui. Così decide di rimanere a vivere nella nostra città. Nel 1988 costituisce la Nuova Pistoiese e ne diventa il Presidente. L'anno dopo 1989/90 è il Direttore Sportivo. Gli arancioni di Ventura cercano di contrastare il Viareggio allenato dal "sig. Enzo Riccomini" che ha uno squadrone con Bisoli, Mangoni, Barbuti, Valori, ma arriveranno secondi. Il campionato sta ormai finindo. E' il 14/4 di 32 anni fa, vigilia di Pasqua 1990. Il "Frusta" non ha seguito la squadra in trasferta contro la Colligiana, deve andare a Cervinia a riprendere la moglie e i figli Francesca e Nicolò che stanno sciando allegramente. Insieme a loro anche la sorella di sua moglie Carla e la moglie di Rognoni (scomparso 4 anni prima). Il cielo è cupo e nel primo pomeriggio inizia a nevicare con intensità sull'Autostrada A26. Si scatena un nubifragio, la visibilità è ridotta. Mario sulla sua Thema e con le uova di Pasqua adagiate sul sedile posteriore, viaggia verso Alessandria. Ad un certo punto una Golf, proveniente dalla direzione opposta, piomba nella corsia di sorpasso. Il pilota aveva perso il controllo nel tentativo disperato di rimediare ad un errore. Lo scontro è inevitabile, la Thema prende fuoco e ci vorranno due ore per estrarre il corpo del nostro piccolo gigante. Sono circa le 15,30. Francesca e Nicolò sono tornati da sciare e sono sul letto a guardare la televisione, la moglie Carla si sta chiedendo come mai Mario non arrivi. Uno squillo, risponde la cognata. Quando riattacca è palladisissima. Spenge la televisione e dà la terribile notizia. La Pistoiese viene subito informata e tutta Pistoia piange il suo campione. Davanti alla sede di Corso Gramsci sventola la bandiera a mezz'asta. Martedì 17 Aprile all'arrivo del feretro di Mario Frustalupi da Alessandria, un lungo applauso si leva dalla folla di tifosi e dirigenti. La salma viene esposta nel salone di rappresentanza della Pistoiese in Corso Gramsci 174 per consentire ai cittadini di rendere l'ultimo saluto al loro campione. Il giorno dopo un corteo di 2.000 persone accompagnerà Mario verso la chiesa S. Michele delle Casermette. Il parroco Don Mauro Gatti parla di "uomo così dolce". E dolce è il tuo ricordo.